La Reggia di Colorno, conosciuta anche come Venaria Reale, è uno dei principali castelli di Parma, situato nell’omonimo comune di Colorno. Tra tutti gli edifici presenti in provincia questo è decisamente quello di maggior ispirazione neoclassica, caratteristica che le ha valso il titolo di “piccola Versailles”.
Esattamente come la grande dimora francese, anche la Reggia di Colorno è infatti circondata da uno splendido giardino che è possibile visitare insieme alle sale interne, le stesse dove Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone, era solita trascorrere lunghi periodi di villeggiatura.
Cosa vedere alla Reggia di Colorno
Vedere nella sua interezza tutta la Reggia di Colorno è praticamente impossibile, dato che oltre all’immenso parco sono presenti ben più di 400 stanze differenti. Le visite si snodano quindi attraverso quelle che sono le sale e gli ambienti principali del castello, che danno comunque modo di immergersi appieno nell’atmosfera di rinascimentale.
Ecco dunque cosa poter vedere alla Reggia di Colorno:
- Il giardino storico
- La Sala Grande
- La Sala della Musica
- Cappella Ducale di San Liborio
- L’appartamento del Duca Ferdinando di Borbone
Il giardino storico
Il giardino della Reggia di Colorno si estende per circa 11 ettari intorno al castello con un continuo alternarsi di prati, aiuole, fontane, labirinti e statue. Venne inizialmente ideato da Roberto Sanseverino nel 400 seguendo i canoni dello stile italiano, per poi trasformarsi per via della graduale influenza dello stile francese avvenuta a metà ‘700 con l’arrivo di Ennemond Alexandre Petitot, lo stesso giardiniere che progettò il giardino di Versailles.
Durante l’800, inoltre, venne chiamato a gestire il giardino anche il Karl Barvitius, botanico nato in Boemia, l’attuale Repubblica Ceca, che arricchì gli spazi esterni con alcune serre dove mise a dimora diverse piante rare esotiche, creando un piccolo lago.
La Sala Grande
Spostandosi all’interno ci si imbatte nella Sala Grande, che come suggerisce il nome è la più ampia di tutta la Reggia di Colorno, nonché la più importante.
Rimane situata nel Piano Nobile ed è interamente ricoperta di marmo bianco di Carrara e opere d’arte. Tutt’oggi rimane uno degli esempi di arte neoclassica più rilevanti d’Italia.
La Sala della Musica
La Sala della Musica è il secondo spazio più grande presente all’interno della Reggia di Colorno. Decorata con numerosi stucchi, era appunto utilizzata per suonare strumenti musicali. Qui si trova ancora adesso un fortepiano a coda viennese Johann Schanz, oltre ad alcuni elementi di arredo sempre in stile neoclassico.
Cappella Ducale di San Liborio
La Cappella Ducale di San Liborio risale al Settecento, quando Francesco Farnese volle realizzare la più grande cappella reale d’Italia. L’ambiente interno è infatti molto ampio, suddiviso in tre navate e cinque cappelli laterali, tutti impreziositi da marmi grigi, stucchi e affreschi.
Tale spazio era aperto durante le funzioni religiose anche agli abitanti di Colorno, ma il Duca ebbe sempre e comunque un posto d’onore. È infatti ancora visibile il passaggio che si fece costruire appositamente e che collega ancora adesso in modo diretto il suo appartamento privato alla tribuna ducale.
L’appartamento del Duca Ferdinando di Borbone
La visita alla Reggia di Colorno passa anche per l’appartamento che fu del Duca Ferdinando di Borbone, primo re del Regno delle Due Sicilie. L’appartamento, con vista sul fiume, venne fortemente voluto dal sovrano che scelse di non vivere più al Piano Nobile. Sempre secondo il suo volere fu arricchito con qualsiasi comodità, inclusa una biblioteca, uno studio privato e persino un osservatorio astronomico.
Visitare la Reggia di Colorno
La Reggia di Colorno è aperta al pubblico tutto l’anno. La visita alle sale interne è possibile dietro il pagamento di un biglietto, mentre l’accesso al giardino è sempre gratuito. Oltre alle visite, alcune sale sono inoltre sempre lasciate a disposizione per eventi privati, anche per la celebrazione di matrimoni da favola.
Orari
Gli orari di visita della Reggia di Colorno sono:
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Da marzo a novembre
- dal martedì al sabato: visite guidate alle 10.00, alle 11.30, alle 15.00 e alle 16.30.
- sabato: visite guidate alle 10.00, alle 11.30, alle 15.00 e alle 16.30. In alternativa visite con audioguida alle 10.00, alle 13.00, alle 15.00 e alle 18.00.
- domenica: visite guidate alle 10.00, alle 11.30, alle 15.00, alle 16.30 e alle 17.30. In alternativa visite con audioguida alle 10.00, alle 13.00, alle 15.00 e alle 18.00.
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Da dicembre a febbraio:
- dal martedì al venerdì: visite guidate solo per gruppi su prenotazione
- sabato: visite guidate alle 10.00, alle 11.30, alle 15.00 e alle 16.30. In alternativa visite con audioguida alle 10.00, alle 13.00, alle 15.00 e alle 18.00.
- domenica: visite guidate alle 10.00, alle 11.30, alle 15.00, alle 16.30 e alle 17.30. In alternativa visite con audioguida alle 10.00, alle 13.00, alle 15.00 e alle 18.00.
Il giorno di chiusura della Reggia di Colorno è il lunedì, a eccezione nei casi in cui coincida con una festività.
Il giardino della Reggia di Colorno segue invece o seguenti orari:
- Durante l’ora solare: dalle 7.00 alle 18.00
- Durante l’ora legale: dalle 7.00 alle 20.00
Biglietti
I costi per i biglietti della Reggia di Colorno sono:
- Intero con guida: 12,00 €
- Intero con audioguida: 10,00 €
- Ridotto* con guida: 11,00 €
- Ridotto* con audioguida: 9,00 €
- Gratuito per i bambini da 0 a 6 anni, per gli accompagnatori di gruppi e scolaresche, per disabili con accompagnatore e per i giornalisti iscritti all’ordine.
Sono inoltre disponibili i seguenti biglietti riservati alle famiglie:
- Biglietto Famiglia 2 Adulti + 1 Bambino (maggiore di 6 e minore di 14 anni): 25,00 €
- Biglietto Famiglia 2 Adulti + 2 Bambini (maggiore di 6 e minore di 14 anni): 30,00 €
- Biglietto Famiglia 2 Adulti + 3 Bambini (maggiore di 6 e minore di 14 anni): 35,00 €
*Le tariffe ridotte sono valide per i ragazzi tra i 7 e i 18 anni, gli studenti universitari muniti di tesserino, gli over 65, i possessori Passaporto dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, i soci FAI e i soci del Touring Club.
Informazioni utili per la visita
La visita alla Reggia di Colorno ha una durata di circa 80 minuti e prevede l’ingresso nelle principali aree interne della dimora. Il giardino è escluso dal percorso in quanto può essere visitato autonomamente e in modo gratuito. Per chi lo desiderasse è comunque possibile richiedere in biglietteria l’audioguida sul giardino storico al costo di 3,00 €.
Per l’utilizzo dell’audioguida si consiglia di utilizzare degli auricolari. Nel caso in cui non li si abbia con sé è possibile acquistarli in loco al costo di 1,50 €.
Segnaliamo ai visitatori che alla Reggia di Colorno sono ammessi gli animali di piccola taglia, a condizione che siano tenuti in braccio o in un trasportino durante tutto il tempo della visita.
La storia
La storia della Reggia di Colorno inizia nel XII secolo, quando il nucleo originario della struttura era un castello fortificato appartenente ai signori di Correggio. Tuttavia, nel corso degli anni successivi, il castello subì diverse modifiche e ampliamenti, diventando una delle residenze principali della nobile famiglia Sanseverino.
La svolta significativa avviene nel 1612, quando Colorno passò sotto il controllo della potente famiglia Farnese, che ai tempi governava il ducato di Parma e Piacenza. Il capostipite Ranuccio I Farnese avviò dunque una serie di trasformazioni per convertire il castello medievale in una sfarzosa residenza ducale. Le modifiche compresero anche i giardini esterni che vennero abbelliti con fontane e altri elementi di ispirazione francese.
Nel 1731, con la morte dell’ultimo duca Farnese, la Reggia passò ai Borbone di Parma. Fu Carlo di Borbone a commissionare dei nuovi lavori di ampliamento e decorazione, trasformando la Reggia di Colorno nell’attuale Versailles italiana. I lavori di miglioramento continuarono senza sosta tra il 1750 e il 1802 anche sotto la guida di Filippo di Borbone, che la arredò con opere d’arte e mobili preziosi, facendola diventare il centro della vita di corte e della cultura del ducato di Parma.
Questa magia si interruppe però con l’arrivo delle truppe napoleoniche, che nel 1802 segnò l’inizio di un periodo difficile per la Reggia. In seguito all’arrivo di Napoleone il ducato di Parma venne annesso alla Francia. Durante gli scontri la dimora subì spoliazioni e danneggiamenti, spogliandola del suo sfarzo. Non molti anni dopo, tuttavia, Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone e neo Duchessa di Parma scelse di avviare la ristrutturazione della Reggia di Colorno, tentando di riportarla allo splendore originale.
Con l’Unità d’Italia nel 1860 e dopo diverse vicissitudini, la Reggia di Colorno finì infine per diventare proprietà dello Stato italiano, cadendo in un periodo di abbandono e degrado. Per vedere i primi progetti di restauro bisogna aspettare la metà del XX secolo, quando parte dell’edificio dopo alcuni interventi venne parzialmente riaperto.
A partire dal 2000 sono iniziati nuovamente dei nuovi lavori di restauro al fine di recuperare interamente l’enorme il complesso e i suoi giardini storici. Oggi la Reggia di Colorno è un importante polo turistico e culturale. Ospita mostre, eventi, e il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, restituendo alla comunità e ai visitatori una testimonianza straordinaria della ricchezza culturale dei Colli Parmensi.
Curiosità e leggende
A fine ‘800 per alcuni anni in alcuni dei locali della Reggia di Colorno hanno ospitato un ospedale psichiatrico, ampiamente criticato per via delle condizioni in cui i pazienti erano detenuti.
L’ospedale psichiatrico inizialmente aveva in realtà sede a Parma, ma a causa di un’epidemia di colera scoppiata in città nel 1873 si scelse di trasferire i reparti proprio all’interno del castello, che al tempo era in completo disuso. La soluzione doveva essere provvisoria, ma finì col diventare definitiva.
A battersi per la sua chiusura criticando il modo in cui era gestito fu soprattutto Mario Tommasini, che occupò la struttura insieme ad altri attivisti. Tommasini criticava pesantemente la disumanizzazione dei pazienti e l’utilizzo di strumenti come camicie di forza ed elettroshock, oltre alle condizioni di lavoro precarie del personale, costretto a lavorare fortemente sotto organico.
Dopo molte proteste il manicomio di Colorno venne infine chiuso nel 1978 anche grazie all’emanazione della Legge Basaglia, alla cui stesura collaborò anche Tommasini. Ovviamente la trascorsa presenza del manicomio ha dato vita a numerose leggende di fantasmi e spiriti, le cui voci si potrebbero ancora passeggiando nei dintorni della Reggia. Tuttavia, nonostante i fatti realmente accaduti siano decisamente agghiaccianti, la conferma di presenze paranormali rimane una pura fantasia frutto della suggestione personale di molti.
Come arrivare alla Reggia di Colorno
La Reggia di Colorno è facilmente raggiungibile da Parma, da cui dista appena 15 km. L’indirizzo preciso della Reggia di Colorno è Piazza Giuseppe Garibaldi, 26, Colorno. Per arrivarci si può utilizzare l’auto. In alternativa ci sono a disposizione diversi autobus oltre alla stazione ferroviaria cittadina.
In auto
Per chi viaggia in auto, ecco le indicazioni per raggiungere la Reggia di Colorno:
- Da Parma sarà sufficiente prendere la strada provinciale SP343R in direzione di Colorno. Non ci sono particolari deviazioni e il viaggio dura appena un quarto d’ora.
- Dall’autostrada A1, a chi proviene quindi da fuori Parma, consigliamo di prendere l’uscita dell’A1 a Parma seguendo poi la segnaletica in direzione Colorno lungo la SP343R.
Una volta arrivati alla Reggia di Colorno è possibile parcheggiare la propria auto nelle varie aree di sosta presenti nei dintorni, tra cui quella gratuita presente in Viale San Rocco, a pochi metri dall’ingresso principale.
In autobus
Si può comodamente arrivare alla Reggia di Colorno in autobus partendo da Parma utilizzando le linee numero 7 o 21, entrambe in partenza dalla stazione degli autobus di Parma. Per conoscere gli orari aggiornati consigliamo di consultare il sito della TEP, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale.
In treno
Chi arriva da fuori città e preferisce muoversi in treno può approfittare della presenza della stazione ferroviaria di Colorno, distante appena 800 metri dalla Reggia. La stazione si trova lungo la linea ferroviaria Parma-Brescia ed è pertanto raggiungibile senza grosse difficoltà da molte località del nord Italia