Situato in modo pittoresco sulla cima di una rocca, il Castello di Montechiarugolo è uno dei più bei castelli dei Colli Parmensi situato proprio nell’omonima cittadina di Montechiarugolo.
A renderlo particolarmente non sono solo le sue mura, ma anche il magnifico giardino interno e le sale affrescate, dove tra l’altro la leggenda vuole che vi abiti ancora lo spirito di Fata Bema, che dopo secoli attende ancora il ritorno del suo amato.
Cosa vedere al Castello di Montechiarugolo
Una bella notizia per chi è appassionato di fortezze medievali è che il Castello di Montechiarugolo è uno dei castelli del parmense attualmente aperto al pubblico, sia in occasione di visite guidate che di ricevimenti privati.
Ecco quindi che cosa vedere all’interno del castello di Montechiarugolo:
- Il cortile
- I saloni e le camere principali
- Il loggiato
- I camminamenti
Il cortile interno
La visita al Castello di Montechiarugolo si apre, subito dopo aver superato le mura, sul grande cortile interno chiamato anche cortile d’onore. Un tempo per accedervi era necessario passare sopra un ponte levatoio, oggi sostituito con un punte in pietra. Il cortile un tempo aveva la funzione di raccogliere e organizzare le attività dei soldati, oltre che per accedere a un pozzo da cui rifornirsi d’acqua.
I saloni e le camere principali
L’attrazione principale del Castello di Montechiarugolo sono le sue particolarissime sale e camere interne. In tutto l’edificio se ne contano molte, ognuna utilizzata un tempo per scopi diversi.
Attualmente le sale visitabile del Castello di Montechiarugolo sono:
- Il salone delle Feste, utilizzato appunto per i ricevimenti e decorato con sfarzosi affreschi e stemmi della casata dei Torrelli, degli Anguissola, dei Bentivoglio e di altre nobili famiglie.
- La camera di Mezzo, quella con gli affreschi di maggior pregio e meglio conservati, rappresentanti scene religiose sulla vita di Maria.
- La camera dei Gatti, che prende il nome da un decoro riportante il leone rampante, chiamato anche gatto, simbolo dei Torelli.
- La camera Antica, adibita come camera da letto, conserva ancora adesso elementi di arredo originali tra cui un culla di epoca barocca.
- La saletta della Fata Bema, una stanza buia e misteriosa dove si trova un piccolo sarcofago egizio. Secondo alcuni qui si troverebbero in realtà i resti di Fata Bema.
Il loggiato
Il loggiato del Castello di Montechiarugolo è un punto particolarmente panoramico, dal quale accedere passando attraverso le stanze principali. Il loggiato, che è anch’esso completamente decorato da affreschi, è protetto da travi in legno sostenute da diversi capitelli. Esposto in direzione est, scorgendo bene la vista è possibile riuscire a vedere il castello di Montecchio, situato a circa 30 chilometri di distanza.
I camminamenti
Lungo tutte le mura del castello sono presenti dei camminamenti, fondamentali ai tempi per permettere ai soldati di avvistare e colpire i nemici. Nei pressi dei passaggi che attraversano l’area a nord ci si imbatte inoltre in una piccola botola, da dove accedere a una stanza abbastanza angusta che ai tempi fungeva come prigione.
Visitare il Castello di Montechiarugolo
Dopo molti anni in cui è rimasto inaccessibile, il Castello di Montechiarugolo è stato finalmente aperto ai visitatori nel 2000. Il percorso prevede il passaggio in tutti gli spazi appena descritti, ossia il cortile, tutti i principali saloni, l’accesso al loggiato e il camminamento di ronda.
Per chi volesse, inoltre, segnaliamo che il castello è a disposizione anche per ospitare eventi privati come matrimoni o congressi con un limite massimo di 250 persone.
Orari
Il Castello di Montechiarugolo è aperto regolarmente durante i mesi più caldi dell’anno, da marzo fino all’inizio di novembre. Nel periodo invernale, previa prenotazione, è possibile comunque organizzare visite guidate per gruppi.
Nei periodi di apertura gli orari delle visite al Castello di Montechiarugolo sono:
- Sabato: visite alle ore 15.00, 16.00 e 17.00
- Domenica: visite alle ore 10.00, 11.00, 12.00, 15.00, 16.00 e 17.00
Tali orari tuttavia possono variare in base in base alla presenza di altri eventi organizzati al castello. Pertanto per avere conferma consigliamo di scrivere a info@colliparma.it.
Biglietti
I costi dei biglietti per il Castello di Montechiarugolo sono:
- Intero: 10,00 €
- Ridotto: 7,00 € – valido per i bambini dai 6 ai 12 anni
Per acquistare i biglietti è sufficiente presentarsi alla biglietteria del castello, situata subito all’ingresso.
Informazioni utili per la visita
È possibile accedere al Castello di Montechiarugolo anche in compagnia di cani e di altri animali di piccola taglia, a condizione che questi vengano portati in braccio durante tutta la durata della visita. I cani di taglia medio-grande possono invece essere lasciati in reception, dove il personale avrà cura di fornire una ciotola d’acqua.
La storia del Castello di Montechiarugolo
L’originale Castello di Montechiarugolo venne fondato in realtà intorno al 1100 per volere della famiglia Sanvitale, intenzionata ad avere un baluardo difensivo sulla Val D’Enza, fatto che spiega il perché della sua posizione così arroccata.
Tuttavia ciò non fu sufficiente per proteggere la prima costruzione che già nel ‘300 venne completamente rasa al suolo negli scontri tra guelfi e ghibellini, per poi essere successivamente riedificata poco dopo sotto ordine dei Visconti, che nel 1348 presero il dominio di Parma. Furono proprio loro a scegliere di affidare il controllo del nuovo castello a Guido Torelli, considerato un eccelso condottiero, a cui venne affibbiato il titolo di Conte.
Sotto il controllo di Guido Torelli il Castello di Montechiarugolo visse un periodo relativamente sereno, sennonché alla sua morte iniziarono i primi dissidi sull’eredità, seguiti poi secoli di continui scontri.
Il tutto portò la fortezza a diventare nell’800 un semplice magazzino dove produrre e stoccare la polvere da sparo, cosa che causò danni ingenti agli affreschi delle sale interne. La triste parentesi continuò tuttavia anche nel ‘900, con l’inizio della seconda guerra mondiale. È infatti noto che il Castello di Montechiarugolo divenne un campo di internamento dove furono rinchiusi prigionieri di nazioni straniere e numerosi ebrei, la maggior parte di essi poi deportati presso campi di concentramento in Germania e Polonia.
Soltanto al termine del conflitto e con il completo restauro dell’edificio il Castello di Montechiarugolo è tornato pian piano a rivivere sotto un’altra luce. L’inaugurazione ufficiale al pubblico risale al 2000 e da allora è sempre rimasto a disposizione per visite, eventi e mostre.
La leggenda del Castello di Montechiarugolo
Intorno al Castello di Montechiarugolo aleggia una leggenda molto famosa legata al fantasma della Fata Bema, il cui racconto originale è stato tramandato oralmente di generazione in generazione, prima ancora di essere riportato per iscritto.
Il rimando orale ha fatto sì che nascessero diverse varianti della storia, ma la più accreditata è quella che parte da una festa organizzata nel 1593 dal duca Ranuccio I Farnese. Si narra che ad animare l’evento fosse stata chiamata anche la giovane Bema, una ragazza di bell’aspetto capace di prevedere il futuro.
Tra i diversi ospiti vi era anche Pomponio Torelli, presente al castello insieme al figlio Pio ancora bambino. Pomponio incuriosito da Bema e da questo suo potere chiese alla giovane dargli qualche previsione sul suo futuro. Lei inizialmente si rifiutò, ma dopo essere stata accusata dalle dame lì presenti di essere in realtà un ciarlatana iniziò a parlare rivelando di vedere un enorme lago reso rosso dal sangue di diverse teste galleggianti tra le quali figurava anche il volto del piccolo Pio.
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, il duca Ranuccio I Farnese che aveva organizzato la festa, vide in Bema un potere affascinante. Iniziò quindi a riporre in lei un’enorme fiducia al punto di consentirle di avere diversi privilegi nel territorio del Ducato di Parma e di Piacenza. Tuttavia, non molto tempo dopo, iniziò a nascere in lui il timore di essere stato ingannato. Ranuccio cambiò quindi improvvisamente idea e finì per rinchiudere la giovane Bema in una prigione.
Bema tuttavia riuscì a fuggire anche grazie al prezioso aiuto di Max, un altro giovane che da sempre la seguiva come assistente durante le sue esibizioni. Dalle prigioni finì quindi per trovare rifugio e ospitalità presso la residenza di Pomponio, colui a cui aveva predetto il futuro, finendo infine per innamorarsi del figlio Pio, ormai cresciuto. Il sentimento fu in realtà completamente corrisposto, ma purtroppo Pio fu costretto a tirarsi indietro per via dell’impossibilità per un nobile di sposare una comune ragazza, finendo così per troncare la relazione.
Dopo alcuni anni da questa vicenda, il Duca Ranuccio I Farnese interessato a espandere i suoi possedimenti emanò un ordine di cattura nei confronti di Pio con l’accusa di rappresentare una minaccia per il ducato. Bema, che nel tempo aveva continuato ad amarlo segretamente, apprese poco dopo la notizia adoperandosi subito per organizzare la fuga di Pio dalla prigione insieme al supporto del fedele aiutante Max.
Inizialmente il tentativo di evasione sembrò essere riuscito, ma la fuga in realtà durò molto meno del previsto. Pio venne infatti scovato catturato per poi essere giustiziato pubblicamente il 19 maggio nel 1612 insieme ad altre persone, esattamente come Bema aveva previsto anni e anni prima.
Bema, rimasta profondamente scossa da questa esperienza, scelse da allora di non allontanarsi mai più da Montechiarugolo, luogo in cui era stata inizialmente accolta dai Torelli e dove morì circondata dall’affetto di tutti gli abitanti.
Si dice quindi che, anche dopo la morte, Fata Bema non sia mai andata via da Montechiarugolo e dal Castello. Anzi, da allora sembra che il suo fantasma appaia ancora ogni anno tra la sera del 18 e del 19 maggio per cercare ancora l’amato Pio.
Tra le altre cose si narra inoltre che il sarcofago ritrovato nel castello con dentro una mummia conservi in realtà proprio le spoglie del suo corpo. C’è infatti chi afferma che a fianco al sarcofago sia stato ritrovato un biglietto con scritto “Della Bema questo è il corpo, chi felice viver vuole non lo tolga dal suo letto“. Da allora nessuno ha mai osato provare a spostarlo per il timore che possano accadere enormi disgrazie.
Curiosità
Oltre a essere un abilissimo condottiero, Pomponio Torelli era un uomo di grande cultura e amante dell’arte. Fu proprio grazie a lui, infatti, che nel Castello di Montechiarugolo venne creata una delle più grandi biblioteche del ‘500 contenente migliaia e migliaia di libri.
Ciò fece sì che nel periodo in cui Pomponio ebbe il controllo della fortezza quest’ultima si trasformò in un importante salotto culturale. Tra gli ospiti che passarono di qui vi fu anche il Re di Francia Francesco I e Papa Paolo III.
Come arrivare
Il Castello di Montechiarugolo si trova in piazza Mazzini 1, nel pieno centro di Montechiarugolo. La sua posizione ad appena 16 chilometri da Parma fa quindi sì che sia una meta semplice da raggiungere e perfetta anche per una gita in giornata nei Colli Parmensi.
In auto
Viaggiando in auto il tempo necessario per arrivare da Parma al Castello di Montechiarugolo è di appena 20 minuti. La strada più veloce diretta è la Strada Provinciale Traversetolo che passa per Botteghino, ma nel caso è possibile utilizzare anche la Strada Bassa dei Folli che passa per Porporano. Entrambe infatti si intersecano con la SP 18 che porta proprio verso Montechiarugolo.
Una volta arrivati è possibile parcheggiare nei posti auto posti vicino al Castello di Montechiarugolo, distanti appena 100 metri dall’ingresso.
In autobus
Per arrivare in autobus al Castello di Montechiarugolo il modo più semplice e veloce è partire da Piazzale Vittorio Emanuele II a Parma, utilizzando la linea 2745 che parte dalla fermata Barilla Center. Da qui dopo circa 30 minuti di strada è sufficiente scendere a “Montechiarugolo Chiesa” per ritrovarsi a meno di 200 metri dalla propria destinazione finale.
In treno
Montechiarugolo non ha una sua stazione ferroviaria. Tuttavia è possibile appoggiarsi a quella di Parma. Una volta arrivati qui, nel piazzale antistante, si può prendere l’autobus 2745 che parte proprio dall’autostazione situata subito nei dintorni.