Labirinto della Masone: tutto quello che bisogna sapere (anche se ci si perde)

Nel cuore dei colli di Parma è possibile imbattersi nel labirinto della Masone, nonché il più grande labirinto al mondo. Con i suoi 70 mila metri quadrati di estensione crea un infinito gioco di passaggi composti interamente da bambù, intorno ai quali passeggiare alla ricerca della via d’uscita. 

Per trovare la soluzione all’intreccio potrebbe volerci anche più di un’ora, ma non c’è alcun pericolo di perdersi. Se siete curiosi di avere più informazioni su come visitarlo, ecco dunque tutto quello che dovete sapere. 

Dove si trova il Labirinto della Masone?

piazza centrale del Labirinto della Masone

Il Labirinto della Masone si trova a Fontanellato, più precisamente in Strada della Masone 121, in un punto a confine tra la provincia di Parma e i Colli Piacentini. Trovandosi in un’area distante qualche chilometro dalle principali vie di traffico, il mezzo più comodo per raggiungerlo è l’auto. 

In auto dista infatti appena 15 minuti da Parma e 10 da Fidenza ed è munito di un grosso parcheggio esterno messo a disposizione dei visitatori in modo totalmente gratuito. 

Visitare il labirinto della Masone: percorso, orari, biglietti e altre informazioni utili

L’attrazione principale del Labirinto della Masone è, ovviamente, il labirinto stesso. Tuttavia oltre all’intricato percorso la visita a questo luogo unico comprende anche l’ingresso in altri edifici adiacenti, tra cui un museo contenente diverse opere d’arte e un’eclettica cappella, nascosta dentro una struttura a piramide.

Come si snoda il percorso

viale alberato del Labirinto della Masone

All’inizio del percorso di visita al Labirinto della Masone si trova subito all’ingresso una torre sopra la quale poter salire per osservare l’intreccio di siepi dall’alto. Da qui si può subito avere un’idea delle enormi dimensioni. Chi ha una buona memoria fotografica potrà anche sfruttare il momento per memorizzare la strada che porta alla via di uscita.

Appena entrati nel labirinto si rimane subito circondati dalle canne di bambù alte fino a 15 metri, in grado di offrire riparo dal sole anche nelle giornate più calde. Tutte le vie del labirinto sono identiche, se non per la presenza di alcune installazioni artistiche che possono in un certo modo aiutare a orientarsi.

Il tempo medio per uscire dal Labirinto della Masone è di 45 minuti, ma è possibile impiegarci anche fino a 2 ore. Perdersi fa parte dell’esperienza della visita. Tuttavia non bisogna preoccuparsi perché in caso di difficoltà è sempre possibile chiamare il personale del labirinto a un numero dedicato, in modo che possa venire in aiuto.

Entrata a piramide del Labirinto della Masone

Al termine del percorso è poi possibile approfondire ulteriormente la propria visita approfittando delle altre attrazioni correlate al labirinto, prime tra tutte le mostre a carattere artistico.

Oltre al labirinto della Masone è infatti possibile fare tappa alla Piazza quadrata, dove si trovano:

  • Il Museo del labirinto, con una collezione di opere come dipinti, libri e statue che va dal ‘500 ai giorni nostri.
  • La Cappella a piramide, dall’atmosfera mistica.
  • Ephemera, un bazar dove trovare pezzi d’arte da portare a casa come ricordo.
  • Il ristorante del Labirinto, aperto sia a pranzo che a cena.
  • Le due suites, dove è possibile pernottare in camere ampie e decorate con arredi di pregio.

dettaglio entrata del Labirinto della Masone

È inoltre importante sottolineare che all’interno del labirinto non sono presenti indicazioni o mappe. Trovare la via d’uscita potrà richiedere quindi un certo impegno, che renderà però l’esperienza ancora più divertente. 

Orari 

Il Labirinto, così come tutte le attrazioni correlate, è aperto durante tutto il corso dell’anno con orari che variano a seconda della stagione.

Gli orari del Labirinto della Masone sono:

  • Dal 30 marzo al 31 ottobre: dalle 10.30 alle 19.00, con l’orario dell’ultimo ingresso fissato alle 17.30
  • Dal 1 novembre al 30 marzo: dalle 9.30 alle 18.00, con l’orario dell’ultimo ingresso alle 16.30

Il giorno di chiusura settimanale è il martedì. In tutti gli altri giorni, festivi compresi, il labirinto rimane visitabile a eccezione solo del  25 dicembre e del 1 gennaio.

corridoi del Labirinto della Masone

Biglietti

Per visitare il labirinto è obbligatorio l’acquisto di un biglietto, che può essere fatto sia online che in loco senza prenotazione. Acquistando il biglietto si ha diritto ad accedere al labirinto, così come al museo con la collezione d’arte e a tutte le mostre temporanee presenti nel periodo in cui si effettua la visita.

Il costo dei biglietti del Labirinto della Masone è di:

  • Intero: 20,00 €
  • Ridotto: 16,00 € – valido per persone di età compresa tra i 6 e i 26 anni, disabili, studenti, soci FAI, PLEINAIR CLUB, TCI, FIDAM, possessori della Card Cultura Comune di Bologna, del biglietto Fondazione Magnani Rocca, della Rocca Sanvitale, Card strutture alberghiere o della Card dei Castelli del Ducato, personale Trenitalia, membri della Polizia di Stato o dell’Arma dei Carabinieri e residenti a Fontanellato.
  • Biglietto famiglia: 65,00 € – valido per gruppi composti da due genitori e due o più figli di età compresa tra i 6 e i 18 anni.
  • Ridotto biglietto famiglia: 50,00 € – valido per gruppi formati da due genitori e un figlio di età compresa tra 6 e 18 anni.
  • Gratuito per accompagnatori disabili, minori di 5 anni, giornalisti iscritti all’ordine, tesserati ICOM e guide autorizzate. 

Il biglietto è giornaliero e permette di entrare e uscire nel labirinto più volte durante il corso della giornata. Per chi fosse interessato segnaliamo anche la possibilità di stipulare un abbonamento annuale al costo speciale di 50,00 €. 

Domande frequenti

Qui di seguito lasciamo alcune risposte alle domande più frequenti relative al Labirinto della Masone, in modo da aiutarvi a organizzare al meglio la vostra visita.

  • Il labirinto è accessibile anche a persone con mobilità ridotta?
    Sì, perché tutto il percorso del labirinto è cementato e non presenta gradini, così come le sale che ospitano le mostre d’arte. L’unica eccezione va fatta per la torre all’ingresso che è accessibile solo attraverso una rampa di scale.
  • Gli animali sono ammessi all’interno del labirinto?
    Sì, il Labirinto della Masone è pet-friendly ed è possibile entrarvi con cani a condizione che vengano sempre tenuti al guinzaglio. Negli spazi espositivi con le opere d’arte si può invece accedere solo cani di piccola taglia che devono però essere sempre portati in braccio o in un apposito trasportino.
  • Il labirinto è aperto in caso di maltempo?
    Anche in caso di pioggia il labirinto rimane aperto. Il pavimento cementato, infatti, non crea problemi di fanghiglia mentre i bambù creano una protezione naturale contro il vento e acqua. In condizioni di forti acquazzoni il labirinto potrebbe essere chiuso. Nel caso in cui si abbia già acquistato in anticipo il biglietto quest’ultimo verrà sempre rimborsato con un buono sconto.
  • Cosa succede se ci si perde?
    Nel caso in cui ci si dovesse perdere all’interno del labirinto non bisogna preoccuparsi. All’ingresso viene sempre fornito un numero di telefono da chiamare qualora si avesse difficoltà a trovare la via d’uscita. Contattando il recapito un membro del personale vi raggiungerà immediatamente, aiutandovi a uscire dal labirinto.
  • Sono presenti delle aree pic-nic?
    No, all’interno del Labirinto non sono presenti aree pic-nic. È però presente il ristorante “Il Labirinto by 12 Monaci” aperto a pranzo dal mercoledì alla domenica e anche a cena il venerdì e il sabato. L’accesso è libero e non è richiesto l’acquisto del biglietto di ingresso. Durante tutto il corso della giornata, a partire dalle 9.00, un’area del ristorante è adibita anche a bristot per una pausa più informale e veloce.

La storia del Labirinto della Masone: come nasce l’idea

L’apertura del Labirinto della Masone si deve a Franco Maria Ricci, noto designer parmense, ma di origine genovese, fondatore anche di una casa editrice che tuttora porta il suo nome. 

L’idea di creare un labirinto prende forma durante gli ultimi anni della sua vita, ma nasce da una riflessione ben più lunga. Fin dall’infanzia, infatti, Maria Ricci rivelò di aver sempre avuto la passione per i labirinti al punto di iniziare a immaginare la sua costruzione già negli anni ‘80. 

In quel periodo il pensiero del labirinto diventò qualcosa di fisso, anche per via delle numerose conversazioni a riguardo avute con lo scrittore Italo Calvino, il critico francese  Roland Barthes e soprattutto con il letterato Jorge Luis Borges. Con loro approfondì tutti i concetti teorici e filosofici legati al concetto di labirinto, capace di dare una rappresentazione pratica del tortuoso viaggio esistenziale che collega vita e morte.

Bisogna però aspettare gli anni 2000 per vedere un primo abbozzo concreto del progetto dell’attuale Labirinto della Masone che verrà inaugurato solo nel 2005. Al progetto vi lavorò l’architetto Pier Carlo Bontempi che si ispirò all’impostazione dei labirinti romani, dandovi però una forma ottagonale.

La scelta di utilizzare i bambù, una pianta resistentissima e di veloce crescita, venne da  Franco Maria Ricci, che già negli anni ‘80 aveva immaginato di utilizzare questo arbusto. Oggi i bambù sono oltre 200 mila, suddivise tra specie “nane” e giganti, capaci di raggiungere altezze che sfiorano i 20 metri.